Chi siamo

“La Vecchia Mitraglia” è una piccola orchestra acustica di musica popolare formatasi intorno al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige, avendo  esordito nel 2012 all’85 adunata degli alpini di Bolzano.

Punto di riferimento principale dell’orchestra è l’area triveneta, cioè quella regione europea che va da Bagolino in provincia di Brescia fino a Chishinau in Moldavia, passando naturalmente per la Boemia e il Trentino, l’Altopiano di Asiago, l’Appennino emiliano, Marghera città aperta ed Aquileia.

Lontano da qualsiasi pedanteria etnomusicologica, il repertorio dell’orchestra è pertanto basato sui gusti anche del tutto eclettici di chi vi partecipa – due violini, due chitarre, un clarino, un contrabasso, una fisa, un tamburo – equamente suddivisi tra musicisti di professione, dilettanti, vocazionali e avventizi: dal liscio al Klezmer, dalle canzoni di montagna al maggio drammatico.

Alcuni video delle nostre esibizioni

• 8 agosto 2020: Asiago, Malga Campo Costalunga (Vi), “Melodie in malga” a cura del Museo Naturalistico “Patrizio Rigoni”

 

• 18 giugno 2017: Asiago, Malga Portamanazzo (Vi), Premiazione Premio “Mario Rigoni Stern” per la letteratura multilingue delle Alpi

• 3 settembre 2016: Pilsen (Repubblica Ceca), International Tourist Expo of the Pilsen Region

• 3 febbraio 2013: Gran carnevale alpino di San Michele all’Adige (Tn)

• 6 giugno 2013: Trento – Castello del Buonconsiglio

• 6 settembre 2013: Camporovere di Roana – Asiago (Vi)


Disegno di Andrea Foches

 

La Vecchia Mitraglia

di Livio Dalpiaz, 2016

Se vera musica popolare
ve plas ascoltàr
la Vecchia Mitraglia
dové nar a sentìr.
Son pochi elementi,
ma gioviali, afiatadi e portenti.
Violìn a la man
fisarmonica a tracòla
polke e mazurke
le ve brìgola n del còr.
La Vecchia Mitraglia
alégra scompiglia
el sanc en le vene
e vèci ricordi
la rispolvera n del tèmp.
Come tuti i grandi atóri,
i artisti, i poeti,
e anca i giullari, se pròpi volé,
fate trèi bèle sonade
far na pausa
i la sènt n dovér.
E tra aplàusi e batimàn
de gran sércio de zènt
con bòn dirito i reclama:
“Da béver ai sonadóri!”
Sol n amen però
dimò chel ninìn da riprènder el fià…
e subit i riataca.
“E sin e sin e sòn…”
E avanti col vin bòn!

 

 

 

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